Il nuovo regime di IVA agevolata entrerà in vigore il primo gennaio.
Nonostante la ferma opposizione dell’Unione Europea, nel mese di novembre la Commissione bilancio aveva dato il via libera alla possibilità di ridurre l’aliquota, insieme alla previsione di poter compensare la perdita di gettito stimata in 7,2 milioni (su un fatturato che nel 2013 valeva 40 milioni di euro) attingendo dal fondo per gli interventi strutturali di politica economica.
Gli ebook, da servizi, assumono lo status di libro a tutti gli effetti, a prescindere da formato e dal supporto che li ospita, e godranno dell’aliquota ridotta
L’Italia ha scelto dunque di percorrere la stessa strada di Francia e Lussemburgo, che hanno disposto agevolazioni più consistenti rispetto a quelle previste in altri paesi europei, e se il testo della Legge di Stabilità entrerà presto in vigore, l’esame più severo da superare sarà quello dell’Europa, che potrebbe giungere con il prossimo consiglio dell’ECOFIN previsto per il 27 gennaio. L’Unione Europea ha già bacchettato Francia e Lussemburgo, che per gli ebook prevedono aliquote rispettivamente al 5,5 e al 3 per cento: l’Italia auspica di scongiurare le procedura di infrazione per la differente modalità adottata per la manovra, che ha agito sull’interpretazione della definizione di libro invece di annoverare gli ebook fra le categorie di beni soggetti ad agevolazioni fiscali.
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