Uncategorized / 8 Giugno 2017 / by Vincenzo Vinciguerra

Si dimette la direttrice dell’Ufficio Brevetti USA, aveva arginato il patent trolling

Michelle Lee, direttrice dell’US Patent and Trademark Office, l’ufficio brevetti statunitense, ha rassegnato le proprie dimissioni. Si è trattato di una mossa improvvisa e inattesa, e la stessa Lee non ha addotto alcuna ragione particolare che l’ha portata a prendere questa decisione. “Sono fiduciosa che il gruppo dirigente in carica opererà al meglio durante questa transizione” si è limitata a comunicare Lee in un memo rivolto a tutti gli impiegati dell’USPTO.

Lee è stata nominata dall’ex-presidente Barack Obama e riconfermata nel suo ruolo a marzo del 2015, in un momento in cui il problema del “patent trolling” si è esplicitato in maniera significativa. Molte società, specie quelle tecnologiche, si sono trovate coinvolte in battaglie legali di poco conto, portate avanti dai famigerati patent troll, ovvero quelle società che hanno il controllo di proprietà intellettuale (spesso grazie ad acquisizioni di aziende in fallimento) e che traggono il loro giro d’affari proprio da azioni legali e royalties e non dalla produzione di beni o dalla prestazione di servizi.

Una fetta consistente di questi contenziosi è nata per via dell’esistenza di brevetti di bassa qualità e scarso valore intellettuale, che non avrebbero mai dovuto vedere l’approvazione. Quando Lee è arrivata a dirigere l’USPTO ha disposto una nuova linea di condotta basata sull’invalidare brevetti di bassa qualità una volta portati alla sua attenzione. Ad agosto 2015 l’Ufficio ha pubblicato un resoconto dal quale è emerso l’annullamento di circa un brevetto su quattro di quelli per i quali è stato chiesto il riesame.

Dopo l’elezione di Donald Trump la posizione di Lee è diventata dubbia, in quanto normalmente un nuovo presidente si occupa della nomina di persone fidate nelle varie posizioni chiave: per settimane l’Ufficio Brevetti non ha chiarito se ella fosse ancora direttrice o meno, pur continuando a svolgere le sue funzioni. Su una pagina web del Dipartimento del Commercio la sua posizione era inoltre indicata come vacante. Solo a marzo l’USPTO ha chiarito che Lee continuava a ricoprire la carica di direttrice.

Ad aprile oltre 50 aziende statunitensi, tra le quali alcune importanti realtà del panorama tecnologico come Facebook, Cisco, Google, Amazon, Verizon e molte altre, hanno inviato una lettera al presidente Trump chiedendo di confermare Lee nella convinzione che grazie alla sua direzione l’USPTO avrebbe applicato standard più severi e restrittivi nel riconoscimento di nuovi brevetti e nella conferma di brevetti già esistenti.

Il Dipartimento del Commercio ha intanto nominato Joseph Matal, che da oltre cinque anni lavora come legale per l’Ufficio Brevetti, come direttore ad interim in attesa che il presidente Trump decida di nominare una persona di propria scelta in via definitiva.

 

fonte: http://www.hwupgrade.it/news/web/si-dimette-la-direttrice-dell-ufficio-brevetti-usa-aveva-arginato-il-patent-trolling_69199.html

Tags:

Si dimette la direttrice dell’Ufficio Brevetti USA, aveva arginato il patent trolling

Michelle Lee, direttrice dell’US Patent and Trademark Office, l’ufficio brevetti statunitense, ha rassegnato le proprie dimissioni. Si è trattato di una mossa improvvisa e inattesa, e la stessa Lee non ha addotto alcuna ragione particolare che l’ha portata a prendere questa decisione. “Sono fiduciosa che il gruppo dirigente in carica opererà al meglio durante questa transizione” si è limitata a comunicare Lee in un memo rivolto a tutti gli impiegati dell’USPTO.

Lee è stata nominata dall’ex-presidente Barack Obama e riconfermata nel suo ruolo a marzo del 2015, in un momento in cui il problema del “patent trolling” si è esplicitato in maniera significativa. Molte società, specie quelle tecnologiche, si sono trovate coinvolte in battaglie legali di poco conto, portate avanti dai famigerati patent troll, ovvero quelle società che hanno il controllo di proprietà intellettuale (spesso grazie ad acquisizioni di aziende in fallimento) e che traggono il loro giro d’affari proprio da azioni legali e royalties e non dalla produzione di beni o dalla prestazione di servizi.

Una fetta consistente di questi contenziosi è nata per via dell’esistenza di brevetti di bassa qualità e scarso valore intellettuale, che non avrebbero mai dovuto vedere l’approvazione. Quando Lee è arrivata a dirigere l’USPTO ha disposto una nuova linea di condotta basata sull’invalidare brevetti di bassa qualità una volta portati alla sua attenzione. Ad agosto 2015 l’Ufficio ha pubblicato un resoconto dal quale è emerso l’annullamento di circa un brevetto su quattro di quelli per i quali è stato chiesto il riesame.

Dopo l’elezione di Donald Trump la posizione di Lee è diventata dubbia, in quanto normalmente un nuovo presidente si occupa della nomina di persone fidate nelle varie posizioni chiave: per settimane l’Ufficio Brevetti non ha chiarito se ella fosse ancora direttrice o meno, pur continuando a svolgere le sue funzioni. Su una pagina web del Dipartimento del Commercio la sua posizione era inoltre indicata come vacante. Solo a marzo l’USPTO ha chiarito che Lee continuava a ricoprire la carica di direttrice.

Ad aprile oltre 50 aziende statunitensi, tra le quali alcune importanti realtà del panorama tecnologico come Facebook, Cisco, Google, Amazon, Verizon e molte altre, hanno inviato una lettera al presidente Trump chiedendo di confermare Lee nella convinzione che grazie alla sua direzione l’USPTO avrebbe applicato standard più severi e restrittivi nel riconoscimento di nuovi brevetti e nella conferma di brevetti già esistenti.

Il Dipartimento del Commercio ha intanto nominato Joseph Matal, che da oltre cinque anni lavora come legale per l’Ufficio Brevetti, come direttore ad interim in attesa che il presidente Trump decida di nominare una persona di propria scelta in via definitiva.

 

fonte: http://www.hwupgrade.it/news/web/si-dimette-la-direttrice-dell-ufficio-brevetti-usa-aveva-arginato-il-patent-trolling_69199.html

Tags: