Uncategorized / 20 Gennaio 2016 / by Vincenzo Vinciguerra

Donato Carissi, lo scrittore stucchevole

Non c’entra nulla con questo blog, ma lasciatemelo dire: Donato Carrisi, al di là delle trame più o meno riuscite – ma comunque mai originali (pur avendo il mente in canforiano “Il copista come autore”) – è semplicemente IL LE GI BI LE.

 

Ho letto l’ultimo: la ragazza nella nebbia. Sembrava una traduzione da un mediocre scrittore statunitense. Ma non per i nomi dei personaggi ma per le “idiom forms” utilizzate, per lo stile. Vi è da dire che, però, mi ha intrattenuto. D’altronde quello che cervavo, e per cui ho speso i miei soldi, l’ho ottenuto.

 

Sono passato poi a l’Ipotesi del male, romanzo precedente a quello appena menzionato. IL LE GI BI LE. Lasciamo stare la trama discutibilissima, anche se secondo alcuni meritovele di far assurgere tale romanzo al miglior thriller – internazionale (!) – di tutto l’anno 2013 (http://www.50e50thriller.com/2014/01/i-migliori-libri-thriller-del-2013-la.html). Di certo, per me, l’autore di tale blog ha perso ampiamente autorevolezza e credibilità; di certo un lettore.

Questa non vuol essere una recensione, di cui probabilmente non sarei capace e, diciamo la verità, non ho neanche voglia, ma solo un grido di byte lanciato nell’oceano della rete. Il modo di scrivere di Carrisi, soprattutto n l’ipotesi del male, è STUCCHEVOLE, esagerato, infarcito ad ogni piè sospinto di analogie patetiche (uno stile che poi mi sembra essersi “asciugato” con l’utlimo romanzo, qualcuno deve averglielo fatto forse notare….). Frasi come <<“io sono simon, lui è hitch”. “ciao hitch”. La bambina accettò il PICCOLO DONO DI QUEL NOME.>> Questa è una delle ultimi frasi, prese a pag  387. Se avessi voluto segnarmi tutte le frasi di tal genere (stucchevoli nel senso che ricercano ad ogni costo l’effetto, l’empatia e l’emozione (???) del lettore risultando così alla fine leziose e affettate) starei ancora con la matita in mano… In ogni caso, sono convinto che basterà ad un lettore mediamente accorto leggere il libro per capire cosa intendo.

 

In definitiva, personalmente sconsiglio Carrisi, abile nel costruire le trame (tra l’altro non originali) e i colpi di scena (ricordiamo che lui “nasce” come sceneggiatore) ma con uno stile stucchevole.

Piuttosto cerchiamo di (ri)scopriamo i “classici” ! (cfr https://gruppodilettura.wordpress.com/2008/05/17/50-scrittori-gialli-da-leggere-prima-di-morire/)

VV

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Uncategorized @en / 20 Gennaio 2016 / by Vincenzo Vinciguerra

Donato Carissi, lo scrittore stucchevole

Non c’entra nulla con questo blog, ma lasciatemelo dire: Donato Carrisi, al di là delle trame più o meno riuscite – ma comunque mai originali (pur avendo il mente in canforiano “Il copista come autore”) – è semplicemente IL LE GI BI LE.

 

Ho letto l’ultimo: la ragazza nella nebbia. Sembrava una traduzione da un mediocre scrittore statunitense. Ma non per i nomi dei personaggi ma per le “idiom forms” utilizzate, per lo stile. Vi è da dire che, però, mi ha intrattenuto. D’altronde quello che cervavo, e per cui ho speso i miei soldi, l’ho ottenuto.

 

Sono passato poi a l’Ipotesi del male, romanzo precedente a quello appena menzionato. IL LE GI BI LE. Lasciamo stare la trama discutibilissima, anche se secondo alcuni meritovele di far assurgere tale romanzo al miglior thriller – internazionale (!) – di tutto l’anno 2013 (http://www.50e50thriller.com/2014/01/i-migliori-libri-thriller-del-2013-la.html). Di certo, per me, l’autore di tale blog ha perso ampiamente autorevolezza e credibilità; di certo un lettore.

Questa non vuol essere una recensione, di cui probabilmente non sarei capace e, diciamo la verità, non ho neanche voglia, ma solo un grido di byte lanciato nell’oceano della rete. Il modo di scrivere di Carrisi, soprattutto n l’ipotesi del male, è STUCCHEVOLE, esagerato, infarcito ad ogni piè sospinto di analogie patetiche (uno stile che poi mi sembra essersi “asciugato” con l’utlimo romanzo, qualcuno deve averglielo fatto forse notare….). Frasi come <<“io sono simon, lui è hitch”. “ciao hitch”. La bambina accettò il PICCOLO DONO DI QUEL NOME.>> Questa è una delle ultimi frasi, prese a pag  387. Se avessi voluto segnarmi tutte le frasi di tal genere (stucchevoli nel senso che ricercano ad ogni costo l’effetto, l’empatia e l’emozione (???) del lettore risultando così alla fine leziose e affettate) starei ancora con la matita in mano… In ogni caso, sono convinto che basterà ad un lettore mediamente accorto leggere il libro per capire cosa intendo.

 

In definitiva, personalmente sconsiglio Carrisi, abile nel costruire le trame (tra l’altro non originali) e i colpi di scena (ricordiamo che lui “nasce” come sceneggiatore) ma con uno stile stucchevole.

Piuttosto cerchiamo di (ri)scopriamo i “classici” ! (cfr https://gruppodilettura.wordpress.com/2008/05/17/50-scrittori-gialli-da-leggere-prima-di-morire/)

VV

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